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Alienazione genitoriale e pedofilia: come distinguerle

Pedofilia vs PAS

Alienazione genitoriale e pedofilia sono due orribili forme di abuso contro i bambini.

Capita che un genitore alienante costruisca (consciamente o no) false accuse di pedofilia. Può anche capitare che un genitore pedofilo sostenga falsamente che il bambino è stato plagiato dall’altro genitore.

Nei casi in cui un genitore viene accusato di pedofilia e l’altro di aver alienato ed indotto i figli alla falsa accusa, occorre quindi capire quale dei due genitori è eventualmente il criminale, ovvero discriminare quale dei due abusi hanno subito i bambini: alienazione genitoriale o pedofilia.

Per via di questa situazione, ambienti che vogliono sostenere a tutti i costi false accuse di pedofilia hanno montato una insensata polemica contro la PAS, colpevole di ostacolare i loro piani.
 

Come comprendere la verità?

Fortunatamente, pur nel campo della psicologia, esistono differenze evidenti e quindi facilmente rilevabili da esperti in materia che consentono di accertare la verità e di proteggere i bambini dal genitore veramente colpevole:

  • I bambini vittima di pedofilia mostrano alcuni o tutti i sintomi riconducibili al Disturbo Post Traumatico da Stress; mentre tali sintomi non si ritrovano nei bambini alienati.
  • Viceversa i bambini vittime di alienazione mostrano una serie di comportamenti caratteristici non presenti nei bambini vittima di pedofilia, come sinteticamente riassunto nella seguente tabella:

 

Alienazione Genitoriale

Abusi Sessuali

Il bambino racconta l’abuso spontaneamente in modo fluido e distaccato come se recitasse una litania

Il racconto del bambino circa l’abuso è lento, spesso reticente; egli dimostra imbarazzo

Il racconto dell’abuso asseritamente subito dal bambino è abnorme e marcatamente esagerato

La narrazione del bambino è verosimile. Il racconto spesso tende a minimizzare la realtà

Durante il racconto il bambino è distaccato e non manifesta coinvolgimento emotivo con quanto narrato

Il bambino durante il racconto risulta essere emotivamente coinvolto

Il rapporto tra il genitore alienato e il figlio prima che intervenisse la separazione coniugale era buono

Il rapporto tra il genitore alienato e il figlio prima che intervenisse la separazione coniugale era problematico

Le rivelazioni circa l’abuso asseritamente subito dal bambino avvengono in stretta concomitanza con la conflittualità post-separativa dei genitori

Le rivelazioni circa l’abuso asseritamente subito dal bambino precedono la crisi coniugale dei genitori e spesso ne sono la causa

Il bambino vede e descrive il genitore alienato in modo completamente negativo

Il bambino ricorda anche elementi positivi del genitore dal quale asserisce di aver subito abusi

Il bambino vede e descrive il genitore alienante in modo completamente positivo

Il bambino prova ed esprime rabbia anche nei confronti dell’altro genitore, che non ha saputo proteggerlo

Il bambino esprime spesso il desiderio che il genitore alienato finisca in galera

Il bambino manifesta un senso di colpa per quello che immagina potrà accadere al genitore abusante

Durante il suo racconto il bambino fa spesso ricorso ad una termninologia adulta

Il bambino nel raccontare quanto accaduto usa un linguaggio adeguato alla sua età

Il rifiuto del bambino, oltre che verso il genitore alienato, si estende anche ai suoi parenti

Il bambino non rifiuta la famiglia allargata (parenti del genitore abusante)

 

La testimonianza del minore

Il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Padova matiene il portale “La testimonianza del minore” dedicato alla psicologia della testimonianza dei minori. Uno dei parametri di valutazione dell’attendibilità dei minori chiamati a testimoniare in giudizio è l’accertamento della presenza di una eventuale alienazione genitoriale. L’alienazione genitoriale è un importante fattore di riduzione della credibilità come si legge nella sezione dedicata.

“La sindrome da alienazione parentale è un disturbo che insorge essenzialmente nel contesto di controversie per l’affidamento dei figli. La sua principale manifestazione è la campagna di denigrazione da parte del bambino nei confronti di un genitore, una campagna che non ha giustificazione. Essa deriva dall’associarsi dell’indottrinamento da parte di uno dei genitore che programma (fa il lavaggio del cervello) il bambino per denigrare l’altro genitore, e il contributo personale del figlio alla denigrazione del genitore che costituisce l’obiettivo di questa denigrazione.” (Fonte)

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