
Affidamento minori in caso di separazione o divorzio
In questi casi, viene richiesta la consulenza per valutare la potestà genitoriale nell’esclusivo interesse dei minori coinvolti.
La potestà genitoriale si valuta in termini di titolarità (dovere di mantenimento ed educazione e nella vigilanza sulle condizioni di vita del minore) e di esercizio ( custodia, allevamento, educazione, istruzione, amministrazione ordinaria).
Il Consulente viene chiamato a valutare la cosiddetta idoneità genitoriale, che comprende:
- Idoneità psichica;
- Caratteristiche di personalità;
- Idoneità affettivo-relazionale;
- Capacità educativa;
- Dinamiche di coppia che si riversano sull’esercizio della potestà;
- I vissuti del minore verso i genitori;
- Le dinamiche della costellazione familiare;
- Famiglia estesa presente nella vita del minore

Valutazione del danno psichico per risarcimento danni
Il danno psichico appartiene alla categoria dei danni non patrimoniali, cioè dei danni che non interessano il patrimonio del soggetto, ed è una subspecies del danno biologico.
Per danno psichico s’intende la lesione della salute psichica dell’individuo che consiste nell’alterazione patologica dell’integrità psichica e dell’equilibrio di personalità, provocata da un evento traumatico di natura dolosa o colposa, che limita notevolmente ed in maniera durevole l’esplicazione di alcuni aspetti della personalità nel regolare svolgimento della vita quotidiana. Il danno psichico, in quanto biologico, è riconosciuto come risarcibile dalla giurisprudenza, e il consulente tecnico viene chiamato ad accertare la reale sussistenza di tale danno nel caso concreto, con riferimento alla quantificazione e alla valutazione in termini monetari del danno stesso.

Interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno
Sono tre forme di tutela del soggetto non in grado di provvedere ai propri interessi in modo autonomo. Per l’emissione di questi provvedimenti viene nominato un consulente che valuterà la presenza di un’infermità mentale, la sua abitualità e la conseguente incapacità a provvedere ai propri interessi.
L’interdizione viene definita per quelle persone affette da infermità mentale abituale. L’inabilitazione è un provvedimento emesso per minore gravità dell’infermità, o in caso di prodigalità per abuso abituale di alcolici o stupefacenti che rendono la persona incapace di gestire il denaro in modo congruo. L’amministrazione di sostegno, infine, viene definita per quelle persone a cui serve uno specifico supporto valutato sulle concrete esigenze.

Annullamento atti per incapacità naturale
Il consulente può essere chiamato a valutare la capacità di intendere e di volere di un soggetto che, nel compimento di un atto giuridico (es. donazione, sottoscrizione di debito, testamento) si supponga, non essere capace di comprenderne il significato e la portata, oltre a manifestare in modo congruo la propria volontà.

Invalidità del matrimonio
Un matrimonio può essere impugnato attraverso l’ausilio di un consulente che viene chiamato a valutare la capacità di intendere e di volere del coniuge al momento della celebrazione del matrimonio, o la presenza di particolari condizioni (estorsione con violenza, errore di identità, presenza di malattia fisica o psichica o anomalia o deviazione sessuale sconosciute al momento della stipula del contratto) tali da impedire lo svolgimento della vita coniugale.

Identità psico-sessuale
Il consulente viene chiamato ad accertare le condizioni psicosessuali del soggetto nell’ambito della rettifica di attribuzione di sesso.

Indegnità a succedere
La consulenza viene richiesta per accertare la capacità di intendere e di volere di colui che ha ucciso o tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta, partendo dal presupposto che l’art.463 c.c. lo esclude dall’eredità in automatico.

Affidamento temporaneo
Si tratta di un provvedimento circoscritto nel tempo (quindi revocabile) che viene preso laddove non si ritenga più idoneo l’ambiente familiare all’educazione della prole.
Con questo provvedimento, i minori vengono affidati temporaneamente ad una famiglia, ad una sola persona o ad una comunità. Il provvedimento può essere disposto con consenso dei genitori esercenti la potestà (affidamento consensuale) oppure imposto dal Tribunale per i Minorenni senza l’assenso degli esercenti (affidamento giudiziario). Il Consulente può essere chiamato a valutare l’idoneità del sistema familiare e le condizioni psicologiche dei minori coinvolti.

Adozione
L’adozione di soggetti minorenni può essere particolare (quando si rende giuridicamente rilevante un legame affettivo già in atto; ad esempio, un bambino orfano può essere adottato da parenti o dal nuovo coniuge convivente del genitore superstite) oppure legittimante (quando il minore è privo di famiglia). In questo caso l’istituto dell’adozione fornisce a tutti gli effetti una famiglia al minore dichiarato in stato di abbandono. Sia lo stato di abbandono che di adottabilità vengono dichiarati dal Tribunale su tutti quei minorenni per cui viene accertata la permanente assenza di assistenza materiale e morale. Il Consulente può essere chiamato per valutare:
- La non idoneità della famiglia di origine;
- L’idoneità della famiglia adottiva;
- Le condizioni psicologiche del minore, le possibili prospettive di evoluzione della situazione alla luce dei bisogni prioritari del bambino.